La 32° mostra mercato di minerali che si è svolta a Roma il 4 e 5 dicembre 2010 è stata una kermesse molto animata che ha visto la partecipazione di numerosi espositori ed un folto pubblico.
La manifestazione, organizzata dal Gruppo Mineralogico Romano, è tra le poche ancora che si mantiene “pura” da un punto di vista del materiale esposto. Il GMR si impegna ogni anno nella selezione degli espositori, vietando tassativamente l’esposizione e la vendita di minerali artificiali, collane o altri oggetti, anche se di provenienza minerale, lavorati.
Questo impegno costante garantisce alla manifestazione un aspetto scientifico e puro, permettendo agli espositori di godere del clima appassionato che contraddistingue i ricercatori ed i collezionisti di minerali dai venditori di bigiotteria e altri articoli non attinenti alla mineralogia ed alla paleontologia.
L’esperienza di anni ed anni di organizzazione dell’evento ha fatto si che la mostra si svolgesse senza grossi imprevisti, e la buona pubblicizzazione su vari canali ha richiamato un pubblico numeroso e soprattutto interessato.
Buono il livello espositivo sia di minerali che di fossili, con la partecipazione di alcuni espositori stranieri.
Scarse però le novità a livello mineralogico, per lo più nuovi ritrovamenti di minerali già presenti nel panorama mineralogico attuale.
Di spicco alcuni epidoti della Spagna (ritrovamento di Kosnar), alcune tormaline brasiliane e due campioni eccezionali di elbaite dell’Elba (che esponeva Lorenzoni), delle belle aegirine del malawi (che esponevano Rossi e Tamagnini), dei campioni laziali di mica flogopite eccezionali (che esponevano Sandro Ianniello ed i suoi inseparabili amici Stefano e Maurizio di Roma), dei bei gruppi di quarzi morioni in cristalli di grosse dimensioni provenienti dalla Cina (che esponeva Pellegrini), dei campioni notevoli di dioptasio di Mindouli – Congo, alcuni nostri campioni della Tanzania (in particolare i rubini e gli spinelli), ed infine le “solite” acquemarine e tormaline pakistane e afghane, che comunque non smettono mai di attrarre per la loro bellezza ed esteticità ed alcuni campioni di zeoliti indiane già viste però lo scorso anno. Notevoli come sempre i tavoli di Vietti e Freschi, ricchi di campioni di ottimo livello.
Concludendo posso affermare che la manifestazione negli anni ha anche visto una notevole crescita qualitativa degli espositori "aficionados" regalandoci di anno in anno esposizioni di campioni molto estetici e di buon livello generale.